Nella nostra attività di formatori, spesso ci interroghiamo sull’efficacia del nostro lavoro e su quali possano essere gli strumenti più adatti a lasciare un segno positivo nella memoria di chi ci ascolta e ci osserva.

Da sempre convinti dell’importanza della partecipazione il più possibile attiva dei soggetti coinvolti, nel corso degli anni abbiamo sperimentato diversi strumenti, tra i quali l’utilizzo del racconto favolistico come percorso attraverso il quale lavorare insieme, poterci immedesimare, poter giungere ad una maggiore consapevolezza delle nostre azioni e del contesto in cui operiamo.

In questa ricerca, un giorno ci è capitato in mano un libricino molto curioso…

Si tratta di “AD USUM PIERINI”, opera del professor Giancarlo Iliprandi, che racconta graficamente una famosissima favola di Esopo, quella di “Al lupo! Al lupo!”.

Che bello sarebbe stato poter utilizzare quei disegni, così essenziali e al contempo così espressivi da rimanervi subito affascinati, come strumento didattico e formativo. E come si prestava bene la saggia morale di quella favola, per essere ripensata, relativizzata in un lavoro collettivo alla ricerca di altre possibili morali!

pierinoelupo

Non ci rimaneva che contattare l’autore e presentargli la nostra proposta…

Il professor Iliprandi, dopo un’attenta valutazione del progetto, ha accettato di buon grado la nostra richiesta, affidandoci i suoi disegni e condividendo la finalità per cui gli stessi sarebbero stati impiegati.

Ed è così che è nato il nostro

Pierino e il Lupo

una favola per la salute e la sicurezza, per attribuire un nuovo senso agli eventi, per arrivare a “vedere” la medesima situazione con occhi diversi. O più semplicemente con occhiali diversi, su cui siano state montate le lenti della prevenzione.

PIERINO E IL LUPO” dunque non è altro che un metodo, una modalità formativa che contempla l’uso della narrazione favolistica per facilitare l’ascolto, e dell’immagine, nel nostro caso del segno grafico, per favorire il ricordo. È un approccio che si propone diverso, per parlare di salute e sicurezza in ogni ambiente di vita e di lavoro, a scuola come negli uffici e nelle fabbriche, quando ci sentiamo al “sicuro” nelle nostre case o quando magari ci dedichiamo ad attività di svago all’aria aperta.

Un metodo che si avvale del prezioso contributo di uno dei più grandi progettisti grafici italiani.

Per questo, e non solo per questo, ancora GRAZIE.

 

GIANCARLO ILIPRANDI (Milano, 15/03/1925 – 15/09/2016)
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera in pittura e scenografia, è stato un progettista grafico tra i più rigorosi e autorevoli.
Rilevante e appassionata l’attenzione prestata alla didattica: tra i fondatori dell’ISIA di Urbino, docente presso la Società Umanitaria, la scuola superiore di Tecnica Pubblicitaria Davide Campari, l’Istituto Europeo di Design, il Politecnico di Milano.
Nel 2002 gli viene conferita la Laurea ad Honorem in disegno industriale del Politecnico di Milano.
Nel 2011 gli viene assegnato il Premio Compasso d’Oro ADI alla carriera.
Nel 2013 il suo archivio professionale viene dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica della Lombardia.